Tra le opere più imponenti per maestosità e complessità realizzativa realizzato nel periodo della ricostruzione del secondo dopo guerra mondiale, ma dotato di una visuale mozzafiato, è il ponte di Sacco, in provincia di Salerno, costruito tra la primavera del 1968 e completato nel 1969, costato complessivamente 400 milioni di circa dell’epoca, pari a circa 210 milioni di euro odierni, realizzato dalla ditta Ferrobeton

Il progetto fu del prof. Ing. Giulio Krall, pioniere nella scienza delle costruzioni e nella matematica all’epoca, è a singola arcata e si sviluppa su un’altezza di 170 metri.

Il ponte è costituito da un’arcata di 111 metri e una freccia di 27,45 metri, su tre costole in cemento armato, collegate tra loro con centine metalliche, incorporate dell tipo “melan”, sistema Forrobeton.

L’impalcato in cemento armato, formato da una soletta piena e da tre travi longitudinali continue, collegate con travi trasversali, è sorretto da esili colonne poste ad interasse costante di 8,77 m.

Il ponte di Sacco regala una stupenda visione panoramica sugli Alburni, sovrastando le sorgenti del torrente fiume Sammaro e collegando i comuni della provincia di Salerno, di Roscigno e Sacco.