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6 ottobre 1924 nasce in Italia la prima trasmissione radiofonica

Ricorre il 6 ottobre l’anniversario della nascita della prima trasmissione radiofonica diretta dalla voce di Maria Luisa Boncompagni. Fra due anni quindi, ricorrerà il centenario.

Era un programma ancora scarno, composto di musica operistica, da camera e da concerto, e completato da un bollettino meteorologico e da alcune notizie di borsa.

La prima società concessionaria della radiodifusione Italiana, l’URI, Unione Radiofonica Italiana,  era stata fondata poco prima, il 27 Agosto 1924, come accordo tra le maggiori compagnie del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari). Il Presidente della Società fu Enrico Marchesi, già direttore amministrativo alla FIAT.

L’Agenzia giornalistica Stefani,  la prima agenzia di stampa italiana nata a Torino nel 1853, fu designata dal governo come l’unica fonte delle notizie. L’unica stazione trasmittente era quella di Roma, posizionata nell’attuale quartiere Parioli, a cui seguirono Milano nel 1925, Napoli nel 1926 e Torino nel 1929.

Nel gennaio 1928 l’URI si trasforma in EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, evento che segna il vero e proprio avvio della radiofonia in Italia come mezzo di comunicazione di massa.

 

Elezioni Politiche in Italia del 25 settembre 2022: vince il centrodestra

Vince il centrodestra di Giorgia Meloni (FDI), Silvio Berlusconi (FI) e Matteo Salvini /Lega) con il 43,79% dei voti alla Camera dei Deputati eleggendo tra collegi uninominali e plurinominali 235 deputati oltre 2 deputati eletti nei collegi estero ed 1 senatore eletto in Valle d’Aosta, e con il 44,02% al Senato eleggendo 112 senatori.

Molto staccato il centrosinistra rappresentato principalmente dal Partito Democratico,di Enrico Letta, + Europa, Alleanza Verdi e Sinistra ed Impegno Civico di Luigi di Majo che prendono complessivamente il 26,13% alla Camera dei deputati e il 25,99% al Senato portando a casa rispettivamente 80 deputati e 39 senatori oltre 4 deputati e 3 senatori nei collegi esteri.

Si difende il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte con il 15,43% dei voti alla Camera dei deputati con 51 deputati eletti ed il 15,95% dei voti al Senato con 28 senatori eletti.

Il Partito di Calenda e Renzi invece racimola il 7,79% alla Camera dei deputati con 21 deputati eletti ed il 7,73% al Senato con 9 senatori eletti.

Degna di nota è l’affluenza complessiva al voto che si attesta al 63,79% degli elettori in flessione del 9,11% rispetto al 4 marzo del 2018 quando votarono il 72,9%.

L’esito delle urne consegna una situazione di governabilità abbastanza chiara, che vede Giorgia Meloni in pole position per il ruolo di Presidente del Consiglio (sarebbe la prima donna) ed un centro destra (FDI, Lega e FI) con numeri sufficienti in entrambe le Camere.

 

 

21 aprile. NATALE DI ROMA.

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Il Pantheon è forse il più interessante monumento di Roma antica. Fu costruito da Marco Vipsanio Agrippa, genero dell’imperatore Augusto nel 27 a.C.
È sovrastato da una cupola emisferica che ospita al suo apice un’apertura circolare che permette l’illuminazione dell’interno.
A mezzogiorno di ogni 21 Aprile, Natale di Roma, il sole irradia dalla sommità aperta e colpisce il portale d’accesso ( https://www.youtube.com/watch?v=WgU6JsJnjjM ).
Questa data è fondamentale perché in quel giorno dell’anno 753 a.C. fu fondata, da Romolo, la Città Eterna.
Fu celebrata fin dal primo secolo grazie all’imperatore Claudio (nel 47 d.C.).
Caduto l’Impero, la ricorrenza fu dimenticata per secoli per essere “recuperata” nel Risorgimento in chiave anticlericale.
Quando ancora non era che il capo di un piccolo partito, il 3 aprile 1921, Benito Mussolini proclamò l’anniversario della fondazione di Roma quale festa ufficiale del Fascismo.
Preso il potere da parte Duce, il 21 aprile 1924, divenne festività nazionale, denominata “Natale di Roma – Festa del lavoro” e così fino al 1945, quando, per effetto della disfatta militare, cadde il Regime e fu ripristinata la Festa del lavoro al 1º Maggio circoscrivendo la festività al solo ambito urbano di Roma.

10 ottobre. VA PENSIERO O FRATELLI D’ITALIA?

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L’Inno Nazionale italiano  si intitola “Fratelli d’Italia” (www.youtube.com/watch?v=AcI2IdHhEHE), una composizione di Goffredo Mameli, patriota che combatté a fianco di Garibaldi per difendere la Repubblica Romana morendo a soli 21 anni nel 1849.
Per quanto si tratti di un inno di buon livello, ogni tanto, in Italia, qualcuno ripropone un’alternativa:  “Va’ pensiero!” (www.youtube.com/watch?v=N6ahk5zIj7M) di Giuseppe Verdi.
Nato a Roncole di Busseto (Parma) il 10 ottobre 1813, Verdi è uno dei massimi compositori di musica del mondo.
Famose sono le sue opere. Per citarne alcune: Rigoletto, Nabucco (da cui è tratto il “Va’ Pensiero!”), Aida, La Forza del Destino, Otello, Simon Boccanegra, il Trovatore, la Traviata.
Verdi fu un patriota e contribuì con le sue opere all’Unità d’Italia; il suo nome veniva usato per eludere la censura degli Austriaci ed auspicare l’ascesa al trono dell’Italia unita di Vittorio Emanuele di Savoia.                                                                              L’espressione W Verdi apparentemente inneggiava al compositore ma, in realtà, stava a significare W Vittorio Emanuele Re D’Italia (le cui iniziali erano appunto V.E.R.D.I.) e quindi acquistava un preciso significato politico anti-austriaco.
Giuseppe Verdi morì a Milano il 27 gennaio 1901, sotto il Regno d’Italia.

15 marzo. 23 PUGNALATE.

PILLOLE DI ITALIANITÀ (E DINTORNI). Pílulas de italianidade (e arredores). Píldoras de la italianidad (y alrededores). Pills of Italianness (and surrounding). Pilules de Italianité (et environs).

Fino al 1582 il Calendario utilizzato prevedeva che in ogni mese tre scadenze, una fissa (“Calende”) e due mobili (“Idi” e “None”).
In marzo le Idi cadevano il giorno 15.
Correva l’anno 44 avanti Cristo, nel giorno delle Idi di marzo, un giorno festivo dedicato al dio della guerra, Marte, si era riunito il Senato, il più autorevole organo costituzionale dello Stato nell’antica Roma.
Era presente anche Caio Giulio Cesare, uno dei più grandi generali, uomini politici e scrittori della storia, e che un mese prima, il 14 febbraio, aveva ottenuto la nomina di dittatore a vita.
In quel momento Cesare era il “padrone” di Roma e non si aspettava quello sarebbe successo in quel giorno passato alla storia.
Una cospicua parte dei senatori (60-80) organizzò una congiura che portò alla sua morte: durante la seduta il primo a colpirlo fu Casca, poi gli altri.. ricevette 23 pugnalate, fra i sicari Marco Giunio Bruto (figlio di un’ amante di Cesare;) mentre moriva rivolse a quest’ ultimo la famosa frase: “καὶ σύ, τέκνον!”(“Anche tu Bruto figlio mio!”).
I Cesaricidi, cioè gli uccisori di Cesare, non ebbero fortuna; negli anni successivi finirono male.
La morte di Cesare -si racconta- era stata preceduta da numerosi segni premonitori; fra i tanti pare che lo stesso Cesare la notte precedente sognò di essere in cielo, sopra le nubi e di stringere la mano di Giove.

 

SAUDADE…

30 dicembre. OMAGGIO A MIRKO TREMAGLIA

Sei anni fa, il 30 dicembre del 2011, ad 85 anni moriva nella sua casa di Bergamo Mirko Tremaglia.
Padre del voto all’estero, fondatore nel 1968 dei Comitati Tricolori degli Italiani nel Mondo(Ctim), Tremaglia è stato il primo e unico Ministro per gli Italiani nel Mondo, durante il governo Berlusconi 2001-2006.
Figura storica della destra italiana, tra i “ragazzi di Salò”, Tremaglia era decano alla Camera, il deputato, cioè, con più anzianità: eletto per la prima volta nel 1972, sedette a Montecitorio per 11 legislature consecutive.
Il suo nome resta indissolubilmente legato al voto degli italiani all’estero, suo cavallo di battaglia che diventa legge nel 2001.
Durante il suo mandato da Ministro, istituì la “Giornata del Sacrificio del lavoro italiano nel mondo” che viene celebrata l’8 agosto in memoria dei caduti a Marcinelle(aise) 

POLITICHE 2018. FABIO CANTARELLI ANNUNCIA UNA NUOVA LISTA IN SUDAMERICA

Il fondatore di Italianitas,  Fabio Cantarelli,  allevatore “ganadero” in Paraguay dove risiede, ha annunciato oggi che presenterà  la lista UNITAL alle prossime elezioni politiche nella Circoscrizione  America Meridionale. Il Presidente di UNITAL (Unione Tricolore America Latina) correrà, quindi, con una lista, come lui stesso ha annunciato: “fatta di persone che provengono dall’associazionismo di volontariato  radicato in Sudamerica, esponenti delle istituzioni italiane – come il Comites e personalità legate al territorio. Noi in UNITAL non crediamo più nella partitocrazia romana e lotteremo per entrare in Parlamento per difendere davvero gli interessi della comunità italiana residente in Sudamerica. Abbiamo già visto come in tre legislature, tranne qualche eccezione, la maggioranza degli eletti all’ estero si sono occupati di lotte intestine dei partiti Italiani votando ogni provvedimento in accordo con le indicazioni dei gruppi parlamentari. I risultati sono stati scarsi o nulli:noi vogliamo cambiare questa storia. Solo l’autonomia delle nostre decisioni ci farà pesare in Italia per far capire ai governi che gli italiani all’ estero esistono. Noi siamo una opportunità per l’Italia e dobbiamo essere  trattati come cittadini di serie   A”    ha dichiarato Cantarelli.

Orgogliosamente molisani

Día de la emigración molisana. El evento comenzó miércoles 6 de diciembre, en el ex auditorio Gil (foto) de Campobasso. Invitado del evento el periodista Francesco Giorgino. Fueron galardonadas las escuelas ganadoras de la competencia ‘Molise visto con los ojos de los niños’ con el primer lugar  al instituto ‘Giordano’ de Venafro. Los premios ‘Embajadores de Molise en el mundo’  van a Giampiero Castellotti, Michele Castelli, Michael Iademarco y Teresa Iarocci Mavica.

CAMPOBASSO. Nello slogan ‘Orgogliosamente molisani’ il senso della terza ‘Giornata dell’emigrazione molisana nel mondo’, svolta oggi a Campobasso e dedicata alla memoria di Padre Giuseppe Giuseppe Tedeschi.Un’iniziativa, ha evidenziato il presidente del Consiglio regionaleVincenzo Cotugno, finalizzata a celebrare il ‘Molise fuori dal Molise’, gli oltre 700mila corregionali residenti all’estero, sostenuti nel ricordo della loro terra d’origine da 42 associazioni di emigrati. Ma anche a rinsaldare i legami con i molisani di seconda e terza generazione e a promuovere un ‘turismo di ritorno’, come prevede la legge regionale 12 del 2005, con cui è stata istituita la Giornata dell’emigrazione.

La manifestazione, nell’auditorium ex Gil di Campobasso, è cominciata questa mattina, mercoledì 6 dicembre, con il contest dedicato alle scuole. Un concorso vinto dall’Istituto ‘Giordano’ di Venafro, con il video ‘Radici molisane’, arrivato al primo posto, davanti ai lavori del ‘Manuppella’ di Isernia e dell’istituto ‘Pertini-Montini-Cuoco’ di Campobasso’. Per i ragazzi di Venafro il premio è rappresentato da un viaggio a Bruxelles con visita al Parlamento europeo, organizzato in collaborazione con l’europarlamentare molisano Aldo Patriciello. Per le altre due scolaresche premi da 1.000 e da 500 euro per l’acquisto di tecnologia, messi a disposizione dalla presidenza del Consiglio regionale.

Presente all’evento il caporedattore della Rai Francesco Giorgino, intervistato dal noto artista molisano Maurizio Santilli, che ha presentato l’evento, affiancato da Miss Molise 2017 Sara Bucci. ‘Identità e memoria’ i temi lanciati da Giorgino, che citando Sant’Agostino ha puntato il dito sulla necessità di coniugare, nell’epoca della globalizzazione, passato, presente e futuro. Una sfida nella quale il Molise, ha poi aggiunto il giornalista, può giocare un ruolo importante, così come tutto il Meridione d’Italia. “Si può essere molisani – ha detto – e allo stesso tempo cittadini europei e del mondo”. Giorgino che quindi ha scherzato sugli slogan diventati dei veri e propri tormentoni, da ‘Il Molise c’è’ a ‘Il Molise esiste e resiste’. Che hanno evidentemente varcato i confini regionali. Diventando virali.

Non è mancata una commemorazione del disastro minerario di Monongah, di cui oggi ricorrono i 110 anni, avvenuto il 6 dicembre 1907 nella cittadina del West Virginia, negli Stati Uniti. Una tragedia in cui persero la vita 362 lavoratori, 171 le vittime ‘ufficiali’ italiane, quasi un centinaio provenienti dal Molise, da Torella del Sannio, Frosolone, Duronia, Fossalto, Bagnoli del Trigno, Pietracatella e Vastogirardi. Una pagina di storia tragica, che non può essere dimenticata. La mattinata si è conclusa con l’inaugurazione dell’interessante Mostra sull’emigrazione molisana, ‘La Merica’, ad opera del Liceo artistico ‘Manzù’ di Campobasso e della docente Rosa Socci.

Questa sera, a partire dalle 19, la parte più istituzionale della manifestazione: il conferimento a 4 personalità molisane del titolo di ‘Ambasciatore del Molise nel mondo’ per meriti accademici, culturali, politico-sociali e professionali. Premi quest’anno assegnati a Giampiero Castellotti, romano con nonni molisani, giornalista e presidente del circolo cuturale ‘Forche Caudine’ di Roma; Michele Castelli, docente universitario e studioso dei comportamenti linguistici degli italiani in Venezuela, residente a Caracas; il contrammiraglio e scienziato Michael Iademarco, americano, premiato dal Vietnam per il suo impegno contro l’Aids e Teresa Iarocci Mavica, originaria di Bonefro ma residente a Mosca, dove con Renzo Piano ha dato vita a ‘Ges2’, importantissimo centro di arte contemporanea a due passi dal Cremlino. Lo scorso anno il premio fu conferito, tra gli altri, all’attore molisano Elio Germano. Altri riconoscimenti andranno a 10 eccellenze molisane, che nel 2017 si sono distinte a livello nazionale ed internazionale.

Quindi i momenti musicali, iniziati già questa mattina, con l’esibizione della violinista Alessandra Sonia Romano, originaria di Macchiagodena, che sta portando avanti un progetto dal titolo ‘Il violino della Shoah’, in cui suona uno strumento appartenuto a due italiani internati nel campo di concentramento di Auschwitz. Spazio anche alla musica popolare, con i ‘Patriots’, la ‘Polifonica Monforte’, e alla musica leggera, con l’esibizione di Alessia Notaro, una partecipazione alle selezioni per Sanremo. Col nuovo slogan ‘Orgogliosamente molisani’, fil rouge di tutta la manifestazione. Candidato a diventare nuovo tormentone.

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