CAMPOBASSO. Nello slogan ‘Orgogliosamente molisani’ il senso della terza ‘Giornata dell’emigrazione molisana nel mondo’, svolta oggi a Campobasso e dedicata alla memoria di Padre Giuseppe Giuseppe Tedeschi.Un’iniziativa, ha evidenziato il presidente del Consiglio regionaleVincenzo Cotugno, finalizzata a celebrare il ‘Molise fuori dal Molise’, gli oltre 700mila corregionali residenti all’estero, sostenuti nel ricordo della loro terra d’origine da 42 associazioni di emigrati. Ma anche a rinsaldare i legami con i molisani di seconda e terza generazione e a promuovere un ‘turismo di ritorno’, come prevede la legge regionale 12 del 2005, con cui è stata istituita la Giornata dell’emigrazione.
La manifestazione, nell’auditorium ex Gil di Campobasso, è cominciata questa mattina, mercoledì 6 dicembre, con il contest dedicato alle scuole. Un concorso vinto dall’Istituto ‘Giordano’ di Venafro, con il video ‘Radici molisane’, arrivato al primo posto, davanti ai lavori del ‘Manuppella’ di Isernia e dell’istituto ‘Pertini-Montini-Cuoco’ di Campobasso’. Per i ragazzi di Venafro il premio è rappresentato da un viaggio a Bruxelles con visita al Parlamento europeo, organizzato in collaborazione con l’europarlamentare molisano Aldo Patriciello. Per le altre due scolaresche premi da 1.000 e da 500 euro per l’acquisto di tecnologia, messi a disposizione dalla presidenza del Consiglio regionale.
Presente all’evento il caporedattore della Rai Francesco Giorgino, intervistato dal noto artista molisano Maurizio Santilli, che ha presentato l’evento, affiancato da Miss Molise 2017 Sara Bucci. ‘Identità e memoria’ i temi lanciati da Giorgino, che citando Sant’Agostino ha puntato il dito sulla necessità di coniugare, nell’epoca della globalizzazione, passato, presente e futuro. Una sfida nella quale il Molise, ha poi aggiunto il giornalista, può giocare un ruolo importante, così come tutto il Meridione d’Italia. “Si può essere molisani – ha detto – e allo stesso tempo cittadini europei e del mondo”. Giorgino che quindi ha scherzato sugli slogan diventati dei veri e propri tormentoni, da ‘Il Molise c’è’ a ‘Il Molise esiste e resiste’. Che hanno evidentemente varcato i confini regionali. Diventando virali.
Non è mancata una commemorazione del disastro minerario di Monongah, di cui oggi ricorrono i 110 anni, avvenuto il 6 dicembre 1907 nella cittadina del West Virginia, negli Stati Uniti. Una tragedia in cui persero la vita 362 lavoratori, 171 le vittime ‘ufficiali’ italiane, quasi un centinaio provenienti dal Molise, da Torella del Sannio, Frosolone, Duronia, Fossalto, Bagnoli del Trigno, Pietracatella e Vastogirardi. Una pagina di storia tragica, che non può essere dimenticata. La mattinata si è conclusa con l’inaugurazione dell’interessante Mostra sull’emigrazione molisana, ‘La Merica’, ad opera del Liceo artistico ‘Manzù’ di Campobasso e della docente Rosa Socci.
Questa sera, a partire dalle 19, la parte più istituzionale della manifestazione: il conferimento a 4 personalità molisane del titolo di ‘Ambasciatore del Molise nel mondo’ per meriti accademici, culturali, politico-sociali e professionali. Premi quest’anno assegnati a Giampiero Castellotti, romano con nonni molisani, giornalista e presidente del circolo cuturale ‘Forche Caudine’ di Roma; Michele Castelli, docente universitario e studioso dei comportamenti linguistici degli italiani in Venezuela, residente a Caracas; il contrammiraglio e scienziato Michael Iademarco, americano, premiato dal Vietnam per il suo impegno contro l’Aids e Teresa Iarocci Mavica, originaria di Bonefro ma residente a Mosca, dove con Renzo Piano ha dato vita a ‘Ges2’, importantissimo centro di arte contemporanea a due passi dal Cremlino. Lo scorso anno il premio fu conferito, tra gli altri, all’attore molisano Elio Germano. Altri riconoscimenti andranno a 10 eccellenze molisane, che nel 2017 si sono distinte a livello nazionale ed internazionale.
Quindi i momenti musicali, iniziati già questa mattina, con l’esibizione della violinista Alessandra Sonia Romano, originaria di Macchiagodena, che sta portando avanti un progetto dal titolo ‘Il violino della Shoah’, in cui suona uno strumento appartenuto a due italiani internati nel campo di concentramento di Auschwitz. Spazio anche alla musica popolare, con i ‘Patriots’, la ‘Polifonica Monforte’, e alla musica leggera, con l’esibizione di Alessia Notaro, una partecipazione alle selezioni per Sanremo. Col nuovo slogan ‘Orgogliosamente molisani’, fil rouge di tutta la manifestazione. Candidato a diventare nuovo tormentone.